Il concetto di nonluogo (in francese non-lieu) è stato introdotto dall'antropologo francese Marc Augé nel suo libro Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità (1992). Si riferisce a spazi caratterizzati dalla mancanza di identità, relazionalità e storia, contrariamente ai "luoghi" antropologici, carichi di significato culturale e sociale.
Caratteristiche principali:
Implicazioni:
La diffusione dei https://it.wikiwhat.page/kavramlar/nonluoghi è vista da Augé come una caratteristica della "surmodernità", una condizione di eccesso di spazio, tempo e individualismo. La proliferazione di questi spazi anonimi ha un impatto sulla nostra percezione del mondo e sulla nostra identità, portando a una sensazione di spaesamento e di anonimato. La https://it.wikiwhat.page/kavramlar/critica%20al%20concetto critica spesso questa visione considerandola troppo pessimistica e trascurando la possibilità di appropriazione e ri-significazione di questi spazi da parte degli individui. Ad esempio, i centri commerciali possono diventare luoghi di incontro e socializzazione per determinate comunità.